PERLE
Ogni anno i gioiellieri decretano la moda di una pietra piuttosto di un'altra e smeraldi, robini, zaffiri, hanno la loro ora trionfale. Ma la perla no; la sua regalità non conosce tramonti e non c'è signora che rinunci alla semplicità della sua collana o dei suoi orecchini di perla per sostituirli con altre pietre. La ragione di questa fortuna inalterata della perla, sta appunto nella sua grazia sommesse, nella sua bellezza "in sordina" la quale permette alle signore di ornarsene fin dalle ore del mattino, quando qualunque altro gioiello sembra stonato.
Come avviene per tutte le cose perfettamente belle e preziose, si è cercato di imitare le perle con un accanimento che le altre pietre non conoscono e si è giunti ad un a peu près del quale tuttavia chi s'intende di gioielli non può accontentarsi. Non intendo parlare delle perle che i cinesi hanno da qualche anno rovesciato nelle strade e nelle piazze europee, ma di quelle perle coltivate che, con una trovata originale, sono state create in Giappone.
Restano trionfanti e sicure della loro inimitabile bellezza, le perle autentiche , dai riflessi soavi, dall'oriente perfetto, restano e resteranno come un tesoro che nessuna moda potrà menomare e che le madri lascieranno alle figlie , e le figlie alle figlie loro, eredità preziosa di ricordi e di intatta bellezza.